Emissioni CO2, come abbatterle andando in bici

Il “Global Footprint Network” studia l’andamento dell’impronta ecologica (consumo di risorse naturali) della società comparandola con la bio-capacità naturale della Terra (capacità del pianeta di ricostruire le risorse). Dal 1961 al 19 agosto 2014, l’umanità ha raggiunto mediamente il punto di deficit ecologico.

Che cosa significa, in concreto? Per i restanti mesi, l’umanità manterrà lo stato di deficit, consumando risorse naturali che non saranno in grado di reintegrarsi e accumulando rifiuti e agenti inquinanti, come la CO2.

In Olanda esiste un’autostrada riservata alle sole biciclette: le ciclovie

Molte iniziative ecologiche per ridurre al minimo le emissioni di CO2 e aiutare le persone ad effettuare un “cambiamento di rotta” nelle abitudini più malsane ed inquinanti, partono proprio dai continenti del Nord Europa: in Olanda, ma anche in Germania, nasce un’autostrada dedicata alle biciclette, che potrebbe trovare spazio anche nel nostro paese.

Generalmente si è abituati ad apprezzare sezioni dedicate alle bici che s’inseriscono nel tessuto stradale cittadino, trovando spazio anche sui marciapiedi. Se in Italia si fa ancora un più ampio utilizzo di auto e moto per qualsiasi impegno, lavorativo o privato, in Olanda le due ruote ecologiche sono invece la norma.

Una realtà che riguarda villaggi, piccoli centri e grandi città, il che ha spinto all’avvio di un progetto sperimentale, che potrebbe diffondersi nei prossimi anni. Si tratta della RijnWaalpad, una sorta di autostrada per biciclette. Zero interruzioni e soprattutto accesso vietato a qualsiasi mezzo a motore (solo elettrici) o pedoni. Un percorso di circa 18 km, che collega le città di Arnhem e Nijmegen.

Come si usano le ciclovie

L’idea non nasce dalla necessità di garantire maggiore velocità ai ciclisti. Il progetto è infatti mirato a offrire preoccupare di eventuali auto in arrivo, così come del costante passaggio da una superficie all’altra, per non parlare di incroci e pedoni. Si propone di fatto quell’insieme di comodità che ogni automobilista ben conosce quando s’immette in autostrada in totale serenità per chiunque dovesse farne uso.

Il percorso è alberato, tempestato di fiori e con un’ottima segnaletica. Una vera e propria manna per tutti i pendolari in sella. La separazione dalle strade è quasi totale, portando soltanto per brevi tratti i ciclisti al confronto con aree non esclusivamente utilizzabili da loro. Il tutto però sorge in località non centrali, il che riduce il traffico in maniera consistente.

Nessun rischio dunque, anche quando ci si ritrova a passare all’interno di alcuni tunnel. Al loro interno è infatti installata una rete d’illuminazione LED, con i frequentatori più assidui che avranno modo di decidere quale colorazione dovrà evidenziare il loro cammino, semplicemente con un’app sul proprio smartphone.

Le ciclovie in Italia

Il progetto delle ciclovie dovrebbe essere in arrivo anche in Italia: er la prima volta nel nostro Paese il Governo ha stanziato una serie di fondi destinati alla realizzazione di queste opere pubbliche, importanti non solo dal punto di vista ambientale ma anche da quello turistico; autostrade per soli ciclisti permetterebbero a molti turisti d’Europa di giungere nel nostro Paese in tutta sicurezza e ad impatto ecologico minimo.  

Nonostante i canonici anni di ritardo rispetto al resto d’Europa, anche l’Italia sembra volersi ora mettere a paro e dotare il sistema stradale di grandi corsie riservate esclusivamente al traffico delle biciclette, un settore che negli ultimi anni sta riscoprendo un vero e proprio boom a causa dei costi elevati per l’acquisto e il mantenimento di un’autovettura o di un ciclomotore. L’apertura del Belpaese alle altre realtà europee è testimoniata dal fatto che i tre tratti autostradali saranno connessi a quelli di altri Paesi: il tratto Venezia-Torino si incrocerà a Pavia con Eurovelo 5, che arriva da Bruxelles e Londra. Per incentivare la formula treno più bicicletta è prevista nella legge di stabilità anche la realizzazione di “velostazioni”, autogrill per biciclette con parcheggi custoditi e aree ristoro.

Insomma, piccoli cambiamenti che favoriscono una maggior sensibilizzazione al tema dell’inquinamento atmosferico: perché con queste semplici e innovative idee possiamo cambiare a passi le nostre abitudini, favorendo soluzioni meno inquinanti. Dalle abitudini singole si passa ad un cambiamento culturale che porterà maggior benefici al nostro pianeta! Quindi non ci resta che procurarci una bicicletta e… pedalare!