Fridays for future, in Italia, un milione di studenti in piazza

“Non esiste un pianeta B!”

A questo grido, oltre un milione di ragazzi hanno invaso le piazze di 160 città italiane per lanciare un messaggio ai politici sull’importanza di agire contro i cambiamenti climatici.

Un fiume pacifico e variopinto composto da studenti di tutte le età hanno invaso tutta la penisola: da Roma a Milano, da Torino a Palermo, fino a centri più piccoli ma anche più simbolici come Taranto e Potenza. Così la gioventù è scesa in campo per farsi sentire e partecipare attivamente alla battaglia per l’ambiente propugnata dall’ormai celebre Greta Thunberg.

Questa grande e calorosa partecipazione ha spinto il ministro Lorenzo Fioramonti a concedere agli studenti come valida giustificazione che porta la dicitura “partecipazione alla manifestazione per il clima”.

Sono Roma e Milano le città in cui la manifestazione ha raggiunto numeri più imponenti, con almeno 200mila adesioni per ciascuna e diversi slogan ispirati a Greta, che commenta su twitter con “immagini bellissime da tutta Italia”. Se nei grandi centri l’afflusso è stato maggiore, nei centri più piccole sono comparse slogan anti-Ilva: “Sto all’inferno anche da vivo” e “Taranto senza Ilva. Da Potenza, invece, una delle poche zone di estrazione petrolifera d’Italia, c’è stata la mobilitazione anti-greggio: «Non possiamo bere petrolio».

La protesta sembra aver lanciato un messaggio forte, che è sicuramente giunto alla politica.

A giudicare dalla risposta di Giuseppe Conte e del ministro dell’Ambiente Sergio Costa, prossime soluzioni sono dietro l’angolo.