Energia solare, nascono i SunBot

Tutti sanno che i girasoli hanno la capacità di orientarsi verso i raggi del sole e farli propri: ebbene, alcuni scienziati hanno studiato il moto naturale dei girasoli per poi replicarli in laboratorio, in modo da permettergli di accumulare vera energia solare. Da questo principio naturale nasce la nuova frontiera dell’energia green: Micro girasoli creati in laboratorio per assorbire energia!

Il progetto
I ricercatori dell’università della California di Los Angeles e dell’università dell’Arizona hanno creato dei minuscoli girasoli tecnologici dal grandissimo potenziale.
I SunBot, ovvero “sunflower like biomimetic omnidirectional tracker” è il nome dei girasoli artificiali, hanno la capacità di spostarsi e assorbire energia solare da poter riutilizzare come nei pannelli fotovoltaici.
Una ricerca pubblicata di recente su Nature Nanotechnology evidenzia come questi particolari girasoli abbiano la capacità di cercare la miglior angolazione per assorbire i raggi del sole, come dei pannelli fotovoltaici con il massimo dell’efficienza! In sostanza, i SunBot utilizzano una struttura che combina più meccanismi ed è in grado di “intrappolare” l’energia solare con processi già noti.

Utilizzare i comportamenti dei girasoli per produrre energia
L’idea alla base del progetto era appunto quella di sfruttare i comportamenti dei girasoli:
 L’eliotropismo: la tendenza della pianta a girare il bocciolo verso il sole prima della fioritura,
 il fototropismo, la risposta mediante accrescimento per distensione cellulare ad uno stimolo di luce indirizzata.
Se un pannello solare fosse ad esempio in grado di autorientarsi verso il sole a seconda dell’inclinazione della luce del momento e fosse sempre perpendicolare ai raggi sarebbe molto più funzionale in termini di energia.

Gli steli dei girasoli cercano la miglior inclinazione e grazie ad un complesso sistema di nanotecnolgia riesce ad assorbire al massimo l’energia solare. Il principio è quello di sfruttare un assorbimento perpendicolare ai raggi solari cosa che rende i girasoli molto più funzionali. Quando la luce riflette dall’alto e impatta in maniera diretta su una superficie viene infatti assorbita molto meglio, al contrario di quando l’assorbimento è obliquo.

Un campo di girasoli artificiali
Dalle prime valutazioni, gli scienziati sostengono che i SunBot, rispetto ai tradizionali pannelli fotovoltaici piani, hanno un’efficienza di 4 volte superiore. La tecnologia potrebbe essere applicata in diversi settori, dalle rinnovabili alla robotica fino all’aeronautica, e i ricercatori non escludono l’idea di poter realizzare in futuro dei veri e propri campi di girasoli artificiali da cui ricavare un quantitativo di energia pulita finora inimmaginabile.