Fotovoltaico, lo scenario da oggi al 2030

Quale sarà il futuro del fotovoltaico nel 2030, fra poco più di dieci anni? Una bella domanda a cui hanno cercato di rispondere, in una riunione a porte chiuse organizzata dall’Università di Stanford e dal Ministero dell’Ambiente tedesco, venti tra i principali attori mondiali di questa tecnologia.

La riflessione ha portato ad elaborare diversi scenari più e meno ottimistici in relazione alle evoluzioni delle condizioni al contorno e una valutazione sulle dinamiche che coinvolgeranno le società produttrici di celle e moduli. Gli elementi che influenzeranno il futuro del fotovoltaico sono chiari: il raggiungimento di un accordo sul clima, le dinamiche dello shale gas, il calo dei prezzi dei sistemi di accumulo, il ruolo di freno delle multinazionali elettriche. Tra i diversi scenari discussi in questo brainstorming, il più ottimistico prevede la possibilità al 2030 di coprire con il fotovoltaico l’8% della domanda mondiale di elettricità, il più negativo un ripiegamento della tecnologia su bassi valori di crescita.

Queste riflessioni dei big del solare si inseriscono in un mercato che è tornato a crescere e che, nel terzo trimestre del 2018, ha visto un incremento del 20% rispetto allo scorso anno.

Da qui al 2030…

Considerando i nuovi target fissati dalla UE che prevedono un target vincolante del 32% di energie rinnovabili al 2030, è necessario che l’Italia aggiorni l’obiettivo inserito nella SEN  -Stretegia Energetica Nazionale- del 2017 che chiedeva di portare le rinnovabili al 28% su tutti i consumi, e al 55% sui consumi elettrici.

E’ necessario secondo Althesys che l’Italia riveda questi obiettivi al rialzo: le rinnovabili dovranno rappresentare il 62% dell’energia elettrica e il fotovoltaico dovrebbe arrivare ai 68 GW di capacità installata, contro i 19,7 GW del 2017, arrivando a produrre 80 miliardi di chilowattora l’anno.

Il fotovoltaico in Italia

A settembre secondo i dati pubblicati da Terna, la produzione da fotovoltaico pari a 2,35 miliardi di chilowattora prodotti è aumentata del +14,4% rispetto allo stesso periodo del 2017, e il fotovoltaico ha coperto l’8% della produzione elettrica nazionale, con impianti della potenza di circa 20 GW. Nel complesso il parco italiano conta 815.000 impianti fotovoltaici che producono circa 25 miliardi di chilowattora all’anno. Sicuramente la fine del Conto energia ha rallentato molto l’installazione di nuovi pannelli fotovoltaici, nel periodo 2014-18 infatti i nuovi impianti hanno raggiunto circa 400 MW annui.

Il decreto 2018-20 in fieri è una buona notizia!

La diminuzione dei prezzi della tecnologia dovrebbe aiutare la crescita del settore che però, dovrà essere sostenuto da precise scelte politiche, creando le condizioni perché i PPA decollino e si valutino adeguatamente le potenzialità dell’autoconsumo e la disponibilità di aree.