BLUABITARE è a Milano per le riprese del nuovo spot pubblicitario, che andrà presto in onda su LA7.

Risparmio energetico, attenzione all’ambiente, comfort abitativo e tecnologia all’avanguardia sono i temi che compongono la comunicazione dei professionisti di BLUABITARE, una comunicazione ambiziosa ed innovativa che si propone di diffondere su tutto il territorio nazionale il concetto dell’abitare con valore.

BLUABITARE si distingue per un grande senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente e per un approccio al mercato costruito con professionalità e cura. Tutto l’impegno e l’esperienza costruita negli anni è volta a rispondere alle moderne esigenze sociali, attraverso soluzioni altamente tecnologiche ed innovative.

 

In attesa del nuovo spot, che apparirà presto su LA7, presentiamo qualche scatto da dietro le quinte.

La piccola Greta Thunberg, attivista svedese, è stata nominata al Premio Nobel per la Pace.

Già leader di milioni di persone in tutto il mondo, Greta Thunberg è ora stata proposta per il prestigioso riconoscimento a ragione del suo grande impegno, che ha avuto una risonanza internazionale.

Alla notizia, la giovane Greta si è detta onorata e molto grata, non perdendo occasione di invitare tutti a partecipare alla mobilitazione per l’ambiente per rendere il suo grido ancora più forte.

Quello per la Pace è un riconoscimento più che giusto per Greta: I cambiamenti climatici, infatti, rappresentano ad oggi uno dei principali fattori di instabilità sociale, povertà, carestie, guerre e migrazioni. Più le temperature salgono, più il capitale naturale delle nazioni (tra cui le risorse alimentari) si sposta verso I poli, impoverendo le popolazioni che già vivono in ristrettezze, e allargando a dismisura la forbice dell’iniquità sociale.

Più volte Greta ha posto l’accento sulle conseguenze economiche e sociali dei cambiamenti climatici, per spingere le istituzioni a fare di più, e subito.

La candidatura è giunta in concomitanza con il Global Climate Strike for Future, che ha visto la mobilitazione di tantissimi studenti in 1.600 città e 100 Paesi del mondo.

Greta Thunberg, 15 anni: da due settimane sotto il Parlamento svedese per spingere i politici ad agire contro i cambiamenti climatici

Può un singolo individuo fare la differenza?

Greta Thunberg, di soli 15 anni e affetta da sindrome di Asperger, crede di sì.

A quanto pare, il compito di aprire gli occhi al mondo sull’allarme climatico che ormai mostra I suoi effetti in tutto il globo, appartiene ad una liceale svedese, che ha scelto di abbandonare momentaneamente la scuola in segno di protesta per aprire gli occhi alle istituzioni in merito al tema.

Non sono bastate le ondate di calore e gli incendi di una estate record in Svezia (la più calda da oltre 260 anni di registrazioni) né gli sconvolgimenti climatici di cui siamo spettatori ogni giorno. Greta è dovuta scendere in campo, compiere un gesto forte come rinunciare alla scuola per diverso tempo, perché il mondo finalmente si decidesse a parlare di allarme ambientale.

A rischio, infatti, c’è il futuro. Il futuro di una generazione che sta assistendo a cambiamenti climatici allarmanti senza sentirsi in alcun modo tutelati dalle attuali istituzioni. Il messaggio di Greta è infatti chiaro:

“Lo sto facendo perché voi adulti diate importanza al mio futuro” .

A chi le suggerisce di tornare a scuola, Greta risponde mostrando I libri e ribattendo con sarcasmo: “Cosa posso imparare a scuola se i fatti non contano più? I politici non ascoltano gli scienziati, quindi perché dovrei imparare?”

La Svezia è uno dei Paesi maggiormente impegnati a rispettare gli accordi di Parigi circa il cambiamento climatico e l’abbattimento delle emissioni, ma ciò non sembra bastare; soprattutto perché, come ricorda Greta, il paese scandinavo “non è un paradiso verde perché ha una delle più grandi impronte di carbonio”.

La protesta di Greta è stata accolta anche da Benjamin Wagner, 26 anni, insegnante, che ha scelto di unirsi a lei nello sciopero, perdendo quasi un mese di stipendio.

“Greta è una piantagrane, non sta ascoltando gli adulti” dice di lei Wagner “Ma stiamo andando a tutta velocità verso una catastrofe e in questa situazione l’unica cosa ragionevole è essere irragionevoli”.

Quanto a Greta, non è preoccupata del suo futuro scolastico, poiché crede fermamente nelle proprie azioni: “Tutti credono che possiamo risolvere la crisi senza sforzo, senza sacrificio, ma non è vero. Non mi interessa se mi metto nei guai a scuola perché credo che una sola persona possa fare la differenza”.

Ecco cosa potrebbe accadere alla nostra penisola se non si rispettano gli accordi di Parigi

La Pianura Padana potrebbe diventare come il Pakistan, mentre la Sicilia un deserto africano: il tutto in un solo secolo.
È ciò che potrebbe accadere all’Italia se non si sceglie di applicare con costanza e fermezza gli Accordi di Parigi sul clima.

Nonostante il grave allarme ambientale che negli ultimi anni ha scosso sempre di più l’opinione pubblica, ad oggi l’obiettivo dell’abbassamento di 2 gradi della temperatura globale sembra restare ad un punto morto. A determinare questo arresto è sicuramente la mancanza di impegno da parte di tutti alla mitigazione del riscaldamento globale, fatto che inevitabilmente ci porterà ad assistere a cambiamenti climatici inaspettati. Il prossimo fenomeno potrebbe riguardare le nostre stesse terre.

L’allarme è stato lanciato da Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana, intervenuto al forum sui Vigneti sostenibili per climi insostenibili, promosso dall’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari.

“La temperatura globale – spiega Mercalli – è aumentata di circa un grado nell’ultimo secolo e di 1,5 gradi in Europa occidentale e nel Mediterraneo. L’aumento delle temperature entro la fine del secolo potrebbe arrivare fino a 5 gradi in più, in caso di fallimento delle misure di riduzione delle emissioni di gas serra previste dall’Accordo di Parigi. La buona notizia è che possiamo ancora decidere se arrivare ad avere il deserto nella Pianura Padana e clima africano in Sicilia, oppure contenere le conseguenze del cambiamento climatico. E non sarà facile come assumere un vaccino, è come mettersi a dieta: serve un investimento di responsabilità, costanza e volontà”.

Il valore delle energie rinnovabili per il presente e per il futuro.

Produce energia pulita ed efficiente, ha un impatto pari a zero sull’ambiente e permette un notevole risparmio energetico: il fotovoltaico è ad oggi una delle tecnologie green più vantaggiose per il comfort domestico e per la sostenibilità ambientale.

In un’epoca in cui il tema dei cambiamenti climatici diventa sempre più pressante, la filosofia del green acquista sempre più valore e le moderne tecnologie eco-sostenibili compiono grandi passi in avanti, al fine di garantire un futuro che possa essere sostenibile, pulito ed efficiente.

Tra queste, il fotovoltaico sembra essere tra le tecnologie più promettenti dell’ultimo secolo: un sistema ideato per convertire i raggi solari in energia a disposizione dell’uomo, ma ad impatto zero sull’ambiente.

I vantaggi ambientali dell’uso del fotovoltaico sono ormai noti: innanzitutto, a differenta delle fonti convenzionali di energia, i pannelli fotovoltaici non necessitano di reazioni chimiche o di combustione; di conseguenza, non hanno bisogno di produrre emissioni di gas serra.

È stato infatti stimato che per ogni KWh prodotto con i pannelli fotovoltaici, è possibile evitare la formazione di oltre 500 grammi di CO2!

Inoltre gli impianti fotovoltaici sono molto più efficienti rispetto un “tradizionale” impianto di distribuzione energetica in quanto con l’autoproduzione di energia si evitano inutili dispersioni.

Le tecnologie rinnovabili, e in particolare il fotovoltaico, saranno certamente protagoniste del nostro futuro energetico e soluzioni necessarie per il benessere e la salute del nostro pianeta.

Le energie rinnovabili sono forme di energia alternative alle tradizionali fonti fossili, sono prodotte da fonti inesauribili di energia derivanti da particolari risorse naturali (sole, vento, acqua, biomasse ecc.), che per la loro caratteristica intrinseca, si rigenerano almeno alla stessa velocità con cui vengono consumate. Molte di esse hanno la peculiarità di essere anche energie pulite ossia di non immettere in atmosfera sostanze nocive ed è per questo che sono alla base della cosiddetta ‘‘economia verde’’, presentando vantaggi importanti per quanto riguardo gli aspetti ambientali, economici e sanitari. La richiesta e la produzione di energia ha ormai raggiunto livelli molto alti e sta causando un forte degrado ambientale che interessa l’intero pianeta. Le risorse energetiche tradizionali sono in via di esaurimento: petrolio, carbone, gas in particolare possono essere utilizzati soltanto una volta e non si riproducono naturalmente nel breve periodo di tempo. Sono, infatti, fonti non rinnovabili, prodotte dalla Terra in milioni di anni ma consumate a ritmi vertiginosi dall’uomo nel corso dell’ultimo secolo. La produzione di energia da combustibili fossili o di energia nucleare rappresenta una delle principali cause dell’effetto serra e del surriscaldamento globale dovuto all’aumento di anidride carbonica in atmosfera, che ha alterato il clima, generando il fenomeno delle piogge acide e l’inquinamento del sottosuolo e delle falde acquifere. Le sostanze inquinanti prodotte dall’energia nucleare o dall’uso di combustibili fossili possono arrecare danni oltre, all’ambiente, anche alla salute degli esseri viventi, favorendo l’insorgere di malattie oncologiche, polmonari e cardiache. In un contesto storico, come quello attuale, dove il cambiamento climatico, la deforestazione, la riduzione della biodiversità, la crescita esponenziale dell’umanità, stanno mettendo a dura prova la salute del nostro sistema, l’utilizzo e la produzione di energie da fonti rinnovabili è l’unica soluzione per garantire una stabilità di fornitura di energia, coprendo i picchi di fabbisogno energetico, avendo un impatto ambientale e sanitario inferiore ed essendo localmente sostenibili. Lo sfruttamento di queste risorse non produce sostanze inquinanti e non è responsabile dell’emissione di CO2 nell’aria; hanno un potenziale energetico immensamente maggiore rispetto a quelle fossili. Sono infatti in grado di fronteggiare i rapidi e crescenti aumenti della domanda nel mercato dell’energia, assicurando sicurezza e stabilità dei prezzi. Un ulteriore e importante vantaggio è la loro reperibilità e sinergia: dove non c’è il sole, c’è il vento, dove non c’è il vento c’è il mare e così via. Negli ultimi anni, grazie a studi scientifici accurati, investimenti importanti e una maggiore sensibilità nei confronti di queste tematiche, le energie rinnovabili hanno trovato spazio nel mercato energetico mondiale e produrre energia da fonti rinnovabili è sempre più accessibile. Le fonti di energia rinnovabili sono quelle il cui utilizzo non pregiudica la disponibilità in futuro. Un esempio tipico di energia rinnovabile è l’energia solare. Il sole, in vita da oltre 4 miliardi di anni, è la prima fonte energetica che oltre a riscaldarci e determinare il ciclo di vita sulla Terra, può essere incanalato attraverso appositi impianti, trasformando le radiazioni solari in energia. Ma non solo, fra le energie rinnovabili, quella prodotta dal vento è stata la prima sfruttata dall’uomo. Pensiamo alle pale dei mulini, capaci di trasformare il vento in energia meccanica e di far muovere grandi macchinari. Anche oggi si intende così ma questo tipo di energia produce prevalentemente elettricità. Le biomasse, escludendo il legno che è una materia prima rinnovabile ma fino ad un certo punto, producono energia tramite sostanze organiche con processi di combustione: gli scarti alimentari usati per ottenere energia termica. L’energia idraulica prodotta dal ciclo naturale dell’acqua, dalle onde e dalle maree.

Inesauribili e pulite, stimolano l’innovazione e la tecnologia, le energie rinnovabili rappresentano il futuro del pianeta, senza intaccare ne pregiudicare le risorse naturali a disposizione dell’uomo. Lo sviluppo degli impianti da fonti rinnovabili consente di ridurre la dipendenza dai paesi produttori di petrolio, di smettere di generare rifiuti pericolosi o difficile da smaltire e di dimenticare incidenti petroliferi e disastri in mare!

Il costo dell’energia elettrica aumenta sempre più col passare del tempo, portando le cifre in bolletta a livelli sempre meno sostenibili.

L’impianto fotovoltaico, tra le energie rinnovabili disponibili, è tra le soluzioni più vantaggiose ed ecologiche attualmente disponibili ed è una valida alternativa all’utilizzo delle fonti energetiche più comuni nonché dannose per l’ambiente.

Che cos’è l’impianto fotovoltaico?

L’impianto fotovoltaico è un impianto elettrico formato da più moduli fotovoltaici, che sfruttano l’energia solare per produrre energia elettrica, utilizzando ‘‘l’effetto fotovoltaico’’, attraverso materiali sensibili alla luce solare (ad esempio il silicio). La componente più importante di un impianto di questo tipo è campo fotovoltaico, l’insieme di tutti i pannelli solari dell’impianto: vengono installati sulle superficie esterne di edifici o terreni rivolti verso il sud, che è la condizione di maggiore produttività. Installazioni con orientamento ad Est o ad Ovest permettono comunque una discreta operatività, anche se rendimenti molto minori. Sono proprio questi pannelli a catturare i preziosi raggi solari ed a questo punto entra in azione l’inverter: un dispositivo elettronico che converte la corrente continua generata dai pannelli in corrente alternata (230V). In questo modo l’energia prodotta può essere utilizzata da subito per le utenze domestiche. Una volta installato l’impianto è praticamente autosufficiente: i moduli fotovoltaici hanno una vita che va dai 50 ai 100 anni.

Quali sono i vantaggi del fotovoltaico?

L’impianto fotovoltaico deve essere considerato un investimento non un costo: il capitale investito si recupera nel tempo, in media in 6 anni. I vantaggi che derivano dall’installazione di un impianto fotovoltaico sono numerosi. Innanzitutto viene prodotta energia pulita e rinnovabile, HA UN BASSO IMPATTO AMBIENTALE, consente di auto-produrre energia senza alcuna emissione di gas nocivi per l’atmosfera terrestre: quindi non inquina e non causa danni a lungo termine all’ambiente circostante. I benefici però sono anche di tipo economico: un impianto fotovoltaico consente di risparmiare notevolmente sui consumi della bolletta, di non essere più dipendente dai gestori nazionali di rete elettrica e di produrre in autonomia l’energia di cui si necessita. Inoltre, gli immobili dotati di questo tipo di impianto, aumentano il valore commerciale. Per calcolare l’aumento di valore è sufficiente prendere in considerazione la potenza dell’impianto, la sua durata, il quantitativo energetico prodotto e il costo dell’energia. L’acquisto di un impianto fotovoltaico viene notevolmente alleggerito dalle detrazioni fiscali, lo Stato dà la possibilità di dimezzare i costi ‘‘restituendo’’ a chi sceglie il fotovoltaico la metà delle spese sostenute. La restituzione non avviene con bonifico o con liquidazione monetaria ma sotto forma, e per mezzo, di sgravi fiscali. Inoltre i costi per un impianto sono progressivamente scesi negli anni, fino a renderlo un investimento molto conveniente.

In più con gli impianti fotovoltaici non solo risparmi, ma puoi anche guadagnare. L’energia prodotta e non consumata dall’abitazione viene ceduta alla rete, e dopo una semplice convenzione con il GSE (Gestore dei Servizi Energetici, ente a controllo Ministeriale), viene valorizzata attraverso calcoli specifici, in genere pari al prezzo di costo dell’energia per la zona di installazione.